Mi sarebbe piaciuto scrivere qualcosa di grandioso, in questo primo post, su un’associazione culturale che nella mia fantasia dovrebbe salvare l’Italia (e forse il mondo) da bruttezze e storture.
Invece siamo solo all’inizio e questa associazione è un piccolo passo in avanti (piccolo, ma pur sempre in avanti) di un gruppo di persone che da 3 anni condividono qualcosa.
Sì, ho scritto “qualcosa” rimanendo volutamente vago, perché ci sono altre pagine in cui è possibile conoscere questa storia e non voglio certo rovinarti la sorpresa o peggio essere ripetitivo.
Quello che voglio dire qui è che dopo tanto tempo abbiamo capito che le attività che di volta in volta organizzavamo non ci bastavano più, ma erano un impulso per nuove idee.
Ecco perché, consapevoli di avere già messo alle spalle qualche bella esperienza e certi di averne altre in serbo per il futuro, ci siamo organizzati in un’associazione culturale.
Ad un certo punto del mio primo post, così come l’avevo immaginato, mi sarebbe piaciuto poi involarmi in un encomio verso un ipotetico nome-dell-associazione stramitico, che avrebbe dovuto far spalancare mascelle e sussultare i cuori più deboli alla sua sola pronuncia.
Pensavo a un qualcosa che incarnasse quello che siamo, quello che siamo stati e quello che saremo, ma non è possibile indovinare ciò che ancora non si è per racchiuderlo in un nome.
Perciò ci chiamiamo “semplicemente” COLLEGAMENTI RAMPANTI.
Ti ci affezionerai velocemente e, anche se per ora non ti dice molto, saremo noi a riempirlo di significati e a renderlo memorabile.
Infine eccoci qui, con le idee e l’entusiasmo di sempre, ma con un identità nuova, simpatica, brillante e dinamica che ben ci rappresenta, con un logo, un’associazione culturale, un sito che per ora è la nostra casa, con un blog, con la 3° edizione del workshop “Mind Map e Castagne” alle porte e con tanti altri progetti ancora da realizzare.
Ora ci conosci: I hope someday you’ll join us!
Capì questo: che le associazioni rendono l’uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone, e danno la gioia che raramente s’ha restando per proprio conto, di vedere quanta gente c’è onesta e brava e capace e per cui vale la pena di volere cose buone (mentre vivendo per proprio conto capita più spesso il contrario, di vedere l’altra faccia della gente, quella per cui bisogna tener sempre la mano alla guardia della spada).
(Il Barone Rampante, Italo Calvino)